La dieta sana NON ama l’acido

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La dieta sana NON ama l’acido

La questione si dibatte tra cibi alcalini e acidificanti. Il nostro organismo tende a preferire i primi, senza escludere il resto. E’ questione di equilibrio chimico, che è la base del nostro stato di salute.

La nostra salute dipende prima di tutto a un equilibrato e salutare stile di vita. Il quale, se è bilanciato è anche in grado di mantenere e produrre armonia anche nel rapporto acido-basico presente nel nostro organismo. L’equilibrio acido-basico è un meccanismo di compensazione presente nel metabolismo che permette al sistema di mantenere costanti le funzioni vitali. L’equilibrio acido base è la situazione con la quale si devono confrontare tutti gli esseri viventi ed è il risultato di una serie di reazioni chimico-fisiche influenzate da fattori come il cibo, l’attività fisica, lo stress, la temperatura, l’inquinamento ambientale, l’eventuale consumo di farmaci, ecc.

Le attuali condizioni di vita (ambiente, cibo, stress emotivo, consumo di farmaci, ecc.) spingono il nostro sistema metabolico verso l’acidosi. Per questo l’organismo, i cui processi vitali hanno bisogno generalmente di un pH leggermente alcalino, deve costantemente contrastare questa tendenza acidificante eliminando gli acidi attraverso il rene, il polmone e la pelle, utilizzando anche i sali minerali alcalinizzanti presenti nel cibo e nell’acqua (calcio, potassio, sodio, magnesio).

I limiti di compatibilità con la vita sono 7,0 e 7,8: se il pH ematico dovesse variare molto rispetto a questo intervallo insorgerebbero gravi conseguenze per la nostra salute. Mangiare sano, dal punto di vista acido-basico, non vuol dire mangiare esclusivamente alimenti alcalinizzanti, ma piuttosto  sforzarsi di raggiungere l’equilibrio fra i due elementi opposti, l’acido e l’alcalino.

Dal punto di vista nutrizionale la classificazione degli alimenti in acidificanti o alcalinizzanti viene fatta in base all’influenza che questi esercitano sul corpo e non in base al sapore più o meno acido. Così, molti alimenti che hanno un gusto acido (come l’uva e gli agrumi) sono considerati alcalinizzanti perché, dopo essere stati metabolizzati, lasciano nel corpo un residuo alcalino. Questo vale per la maggior parte della frutta e della verdura nonché delle alghe, che contengono tutte un ‘elevata percentuale di minerali.

Al contrario, altri alimenti comunemente consumati come farina e cereali sono spesso acidificanti, soprattutto se raffinati e quindi poveri di minerali. Anche lo zucchero, i grassi e le proteine di origine animale sono acidificanti dopo essere stati metabolizzati.

Come possiamo sapere se il nostro equilibrio acido-basico è alterato? Una possibilità è data dalla semplice misurazione dell’acidità dell’urina mediante l’utilizzazione delle cartine tornasole. Si tratta di strisce di carta imbevute di uno speciale reagente che cambiano colore al contatto con sostanze acide o alcaline. Il confronto del colore della striscia con una scala colorata posta sulla confezione rivela con facilità il grado di acidità delle nostre urine.

Quando la nostra alimentazione, la dieta che seguiamo il regime alimentare è adatto alle nostre esigenze, le urine testate al mattino, al risveglio, sono neutre (pH7). Le urine dei bambini allattati al seno sono neutre o alcaline (pH 7-8).

Fonte: Rivista “VITA & SALUTE”

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